Carissime, Carissimi! Ho creato una newsletter grazie alla quale desidero costantemente aggiornarvi sul lavoro politico che porto avanti sia in qualità di segretaria del comitato cantonale dei Giovani del Centro che in qualità di consigliera comunale a Bellinzona. Se dalla lettura dovessero emergere da parte vostra richieste, osservazioni, suggerimenti, critiche non esitiate a contattarmi. Inoltre, con la newsletter vorrei raggiungere anche coloro che non sono interessati/e alla politica affinché con il tempo possano magari sviluppare un maggiore interesse, sentitevi pertanto liberi/e di diffondere il link di iscrizione.
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Domenica 25 maggio, a Bellinzona, abbiamo vissuto un momento molto speciale: l’Assemblea dei Giovani del Centro ha riunito oltre 60 persone da tutto il Cantone e mi ha affidato con grande emozione la presidenza del movimento prendendo il posto di Mattia Lepori. Accanto a me ci sarà una squadra rinnovata: Anna Beltraminelli, Giada Untersee, Gregorio Aostalli, Mirella Ambrosini e Luca Taglialatela.
Durante il mio intervento ho voluto ribadire i valori che ci guidano: libertà, responsabilità e solidarietà. Sono convinta che la politica sia uno strumento concreto per cambiare ciò che non funziona, per migliorare ciò che ci circonda, per trasformare in realtà i nostri valori. Il Centro, con la sua posizione equilibrata e il suo realismo, èlo spazio politico più adatto a fare questo lavoro con serietà e senza slogan. E soprattutto, credo che ogni voce conti. Una voce bella, unica, che merita ascolto. Il mio primo impegno sarà proprio questo: ascoltare, perché una vera guida non è quella che parla più forte… ma quella che sa ascoltare davvero.
Abbiamo anche presentato anche il nostro nuovo programma 2025–2028, che affronta temi cruciali per noi giovani: formazione, lavoro, salute mentale, socialità, mobilità ed energia. Ogni gruppo di lavoro sarà costruito coinvolgendo direttamente chi ha competenze specifiche, così da creare proposte concrete e realizzabili. Non crediamo nei tuttologi né nei protagonismi: crediamo nella collaborazione, nella pazienza e nella forza delle idee ben strutturate.
Abbiamo chiuso la giornata con una tavola rotonda ricca di ispirazione, ascoltando quattro politici del Centro che hanno iniziato il loro percorso proprio da giovani: Paolo Beltraminelli, Giorgio Fonio, Sabrina Gendotti e Marco Romano. Le loro storie ci ricordano che chi comincia presto può davvero cambiare le cose e fungere da ispirazione e ammirazione per gli altri.
Il futuro non si aspetta. Si costruisce, con equilibrio e concretezza. Insieme. Per qualsiasi vostro consiglio, critica, richiesta, sono sempre aperta all'ascolto.
Mercoledì 21 maggio, a Giubiasco, abbiamo organizzato una conferenza stampa in collaborazione con il partito cantonale il Centro, il cui tema era una mozione per la Prevenzione della Salute Mentale nei giovani. Durante la una conferenza stampa ho avuto il piacere di intervenire insieme al deputato Alessio Ghisla, il firmatario della mozione, e al presidente Mattia Lepori.
In Svizzera, la situazione della salute mentale tra i giovani è allarmante: secondo un'indagine nazionale condotta da Unisanté nel 2023, il 37% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha dichiarato di avere problemi di salute mentale, uno su undici ha tentato il suicidio e il 29% non parla con nessuno dei propri problemi.
La politica non può stare a guardare è di vitale importanza agire. Per questo motivo abbiamo presentato, mediante una mozione destinata al Gran Consiglio, un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore: una campagna di prevenzione della salute mentale nel Canton Ticino, pensata per essere concreta, sostenibile e capillare. La proposta si sviluppa su tre ambiti chiave: la scuola, dove i giovani trascorrono gran parte del loro tempo; i media e i social, canali fondamentali per informare e sensibilizzare; e infine i curanti e i pediatri, figure di riferimento essenziali nel cogliere i primi segnali di disagio.
Intervenire prima che il disagio diventi emergenza non è solo una scelta giusta: è anche un investimento intelligente, che può evitare domani costi sanitari e sociali ben più elevati. Prevenire significa assumersi una responsabilità, con serietà e visione di lungo periodo.
Qui, se vi va, potete leggere qualche articolo relativo alla conferenza stampa.
Intervista Radio Ticino (tempo: 1 ora 16’ 20”)
3282 volte grazie. Ancora fatico a crederci. Sono stati mesi di campagna elettorale incredibili. Ho appreso davvero tanto e soprattutto compreso quali sono le esigenze della popolazione per cui mi impegnerò con grande serietà, rigore ed energia nei prossimi anni. Grazie di cuore alla mia famiglia per il costante supporto e a tutti voi per la fiducia.
Economia, Salute, Educazione e naturalmente un equilibrio tra i quartieri sono i temi su cui più mi impegnerò e non mancherò di costantemente aggiornarvi sul lavoro che eseguirò. Ho pertanto creato una newsletter per costantemente informarvi su quanto avviene in consiglio comunale e permettere anche a voi di formulare richieste. Inoltre, vorrei raggiungere anche coloro che non sono interessati alla politica affinché con il tempo possano magari sviluppare un maggiore interesse, sentitevi perciò liberi di diffondere questo link di iscrizione: Iscrizione Newsletter.
Un Centro sempre più forte. Libertà, Responsabilità, Concretezza ed Equilibrio sono i valori di cui hanno bisogno i ticinesi e noi risponderemo a questi bisogni. Grazie sinceramente al partito che mi ha dato questa opportunità straordinaria.
Le recenti elezioni federali, in cui ero candidata per i giovani del centro, sono state per me un'esperienza straordinaria, una tra le più belle della mia vita. Ho avuto l'opportunità di imparare da persone con grande esperienza, prendere parte a comizi in tutto il Ticino e ascoltare i bisogni e le opinioni di molte persone. Inoltre, da quando mi sono avvicinata al movimento giovanile, ho conosciuto numerosi altri giovani molto motivati. È veramente bello aver trovato qualcuno con cui condividere la Passione per la politica, qualcuno che non siano i miei genitori o i miei nonni.
Il nostro partito sta vivendo un momento di crescita straordinario, e ritengo che il contributo del movimento giovanile sia cruciale in questo processo poiché abbiamo le possibilità di coinvolgere numerosi nostri coetanei e costruire insieme la Politica di fra 5, 10 e 50 anni. Riflettiamoci: il futuro è nelle nostre mani, il mondo che avremo fra X anni è nelle nostre mani, ma questo futuro lo decidiamo ora. Si può – volendo – arrivare la sera prima di un esame e mettersi sotto a studiare come pazzi e passarlo. Lo abbiamo penso fatto tutti noi almeno una volta. In Politica, per contro, non è mai possibile inventarsi all’ultimo momento ma è fondamentale che ci applichiamo ora per il nostro domani. Mi sono messa a disposizione per il comitato per costruire un Futuro di cui tra X anni andremo fieri e al contempo mi voglio impegnare personalmente affinché questa straordinaria ondata di entusiasmo del Centro e questa nostra forte partecipazione giovanile (siamo stati infatti il movimento giovanile in assoluto più votato) non solo continui, ma si espanda ulteriormente.
Purtroppo sovente sento coetanei che si lamentano del sistema e che, scontenti, scelgono di non andare a votare. Questa è la via più semplice e meno onerosa, ma assolutamente sbagliata sia nei confronti di loro stessi che del prossimo, poiché così facendo lasciano che siano gli altri a decidere per loro e si isolano. E per queste persone scontente il nostro partito può essere la vera e unica soluzione poiché pondera ogni decisione alla luce di valori fondamentali: Libertà, Responsabilità, Solidarietà. La destra vuole la libertà a costo della solidarietà; la sinistra chiede la solidarietà trascurando la libertà. E così non si può andare avanti perché uno stato completamente liberale non regge poiché considera i più deboli e nemmeno può reggere uno stato totalmente solidale poiché i soldi non crescono sugli alberi. Il nostro partito, che cerca l’Equilibrio tra queste due tendenze, è il solo per raggiungere il benessere comune.
Terminati i miei studi al politecnico a Zurigo ho deciso di tornare nel mio Ticino, cantone che mi ha dato tanto e al quale desidero restituire con entusiasmo, rigore ed energia, quanto ho appreso nel corso dei miei studi. Ho quindi deciso di intraprendere questa avventura nel mondo politico – viaggio che mi sta appassionando tantissimo – per rendere questo Ticino un luogo migliore e più attrattivo per un futuro prosperoso, e questo è possibile anche grazie agli insegnamenti e l’esempio di coloro che hanno più esperienza. La politica sta diventando una passione (che già lo era da quando ero piccola) e il Centro una seconda casa.
La Salute, l’Ambiente e l’Educazione sono al centro del mio impegno politico e intendo applicare tutte le nozioni scientifiche acquisite durante i miei studi in politica, poiché se le due discipline non collaborano è impossibile osservare un miglioramento nella nostra società. Ho obiettivi chiari, realisti ed equilibrati perché con idee estreme non si arriva da nessuna parte: in politica servono equilibrio, razionalità e pragmatismo, e sono aperta ad ascoltare le opinioni altrui e a lavorare insieme per il bene della nostra comunità.
Per quanto riguarda la Salute, deve essere garantito un sistema sanitario accessibile a tutti. Al contempo, è essenziale investire nella prevenzione e nella promozione di uno stile di vita sano affinché ingenti costi possano essere risparmiati.
In relazione all'ambiente, che è una questione centrale della nostra sopravvivenza, è necessario agire subito per proteggere il nostro pianeta. Investire in energie rinnovabili, aumentare e migliorare le strategie di riciclaggio e adottare un’alimentazione sostenibile sono azioni essenziali per il futuro della terra.
Infine - ma certamente non da ultimo - deve essere sostenuta l'Educazione pubblica e privata, che costituisce la base per il nostro futuro. Investire nella gioventù è fondamentale per una società prospera e responsabile, poiché i giovani di oggi saranno gli adulti di domani.
Sovente purtroppo sento persone che si lamentano del sistema e che, scontente, scelgono di non andare a votare. Questa è la via più semplice e meno onerosa, ma a parer mio sbagliata sia nei confronti di noi stessi che del prossimo. Vi invito a battervi e, se non volete essere attivi in politica, a parlarne con chi lo è perché l’apatia e il malcontento generale compromettono il fisico, la mente e soprattutto il futuro.
Il Ticino è un piccolo Stato elvetico differente da tutti gli altri cantoni, sia geograficamente che culturalmente, che necessita una particolare attenzione e io mi impegnerò per questo. L’unione fa la forza: senza la vostra fiducia e la vostra collaborazione nulla può concretizzarsi, perciò: Oro vos faciatis: Andiamo a votare!
Lunedì 26 giugno 2023 insieme ai deputati Giorgio Fonio del Centro e Danilo Forini del Partito Socialista, ho tenuto una conferenza stampa sui disturbi del comportamento alimentare (DCA), tema a cui ho dedicato mesi e mesi di studio e che ho intenzione di approfondire negli studi accademici futuri.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono malattie mentali invalidanti, potenzialmente fatali e assai costose che compromettono in modo sostanziale la salute fisica e alterano il funzionamento psicosociale. La prevalenza di disturbi del comportamento alimentare è in esponenziale aumento, in particolar modo dopo la pandemia. L’indagine nazionale più recente che stima la prevalenza in Svizzera è stata condotta nel 2010 su 10'038 persone di età compresa tra i 15 e i 60 anni. Tale ricerca ha mostrato che i disturbi alimentari colpiscono circa il 4% della popolazione svizzera in un momento della loro vita, e l'1,1% soffriva di uno dei disturbi nel 2012. Non esistono a livello svizzero studi più recenti ma, secondo i dati dell’Inselspital di Berna, nel 2020 c’è stato un aumento di richieste di aiuto pari al 30%. Nei paesi europei limitrofi, successivamente alla pandemia di Covid, si è registrato un aumento di disturbi alimentari in media del 40%. Importante è stato pure l’aumento di tutti i disturbi alimentari non classificati, caratterizzati da un cattivo rapporto con il cibo e con il proprio corpo, pari in alcuni paesi addirittura al 75%.
I DCA richiedono un trattamento specializzato da parte di un team medico competente. È cruciale iniziare la terapia quanto prima per ridurre il rischio di gravi complicazioni e per evitare che il disturbo diventi cronico. Inoltre, più si attende, più diviene complesso e prolungato il processo di guarigione. Non solo è essenziale garantire che chi ne è affetto riceva l'assistenza adeguata, ma sarebbe altrettanto auspicabile implementare efficaci strategie di prevenzione per limitare la crescita esponenziale dei casi. Parallelamente, è fondamentale promuovere programmi che contribuiscano a sensibilizzare l'opinione pubblica e a ridurre lo stigma associato, fenomeno che può ulteriormente aggravare i problemi di salute sia fisica che mentale. Inoltre, considerando l'aumento dei casi, un costante monitoraggio della situazione dovrebbe essere mantenuto.
Per quanto concerne la Svizzera, la percentuale di spesa sanitaria destinata alla prevenzione risulta notevolmente inferiore rispetto ad altri paesi dell'OECD, considerando anche l'alto PIL del nostro paese e le risorse economiche disponibili. La destinazione di fondi nazionali alla prevenzione non sembra rappresentare una priorità, e sembra essere una delle aree considerate per tagli di bilancio, specialmente durante periodi di crisi come quello attuale. Tuttavia, va notato che la Svizzera è uno dei paesi europei con il maggior numero di medici, infermieri e psichiatri. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, nell'ottica economica, si tende a preferire gli investimenti nella cura piuttosto che nella prevenzione dell'insorgenza di patologie. Tale approccio, dal punto di vista economico, è discutibile in quanto gli investimenti nella prevenzione portano a lungo termine a una crescita economica più solida.
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Quand'ero piccolina, avevo appena quattro anni, mio nonno mi raccontava la storia di Guglielmo Tell e di altri eroi svizzeri. Ho subito sviluppato un grande affetto nei confronti della mia Patria, la Svizzera.
Sono nata e cresciuta in una famiglia molto interessata alla politica ed anche attiva politicamente. Prendevo parte ai comizi dell'allora PPD sempre con piacere.
Crescendo, ho poi appreso quanto sia importante l'interesse nei confronti della politica e, in particolar modo, eleggere persone competenti in grado di rappresentarci.
Non mi sono dedicata a studi umani poiché, non solo nutrivo un forte interesse per le scienze della salute, ma anche perché ritengo che in politica non serva solo chi ha studiato scienze politiche ma anche chi è esperto in altri ambiti e quindi capace portare il proprio sapere nella risoluzione di situazioni relativamente complesse. Ed è per questo, perché credo fermamente che la sinergia tra politica e scienza sia fondamentale per il nostro futuro e che l'una senza l'altra non possano fare nulla, che mi sento di candidarmi e di dare il mio contributo al bene comune.